Alcune dotazioni del velocipede sono necessarie e richieste dal Codice della Strada:
-le luci: bianca anteriormente e rossa posteriormente affiancato da un catadiottro rosso
-catadiottri gialli o arancioni sui pedali e sulle ruote
-campanello
-gilet o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità da indossare 30 minuti prima del tramonto o, di giorno, in galleria.

Detto ciò, diamo sfogo alla fantasia 😃
Sulle dotazioni obbligatorie, possiamo giocare sul campanello e sulle luci.
Come di tutti gli accessori, dei campanelli ve ne sono di colorati e con suoni diversi. Anche da Tiger se ne trovano di simpatici e con un buon suono: anche se usassimo un campanello ordinario, mi raccomando pero' ce "si faccia sentire" per permettere ai pedoni o ad altri ciclisti di scansarsi in tempo, quindi lo dobbiamo usare prima che l'ostacolo sia davanti a noi.
Le luci: sulle luci non si discute: la VISIBILITA' è indispensabile per la propria SICUREZZA ! Meglio abbondare allora. A meno che non siano perfettamente funzionanti quelle in dotazione della bici, la maggior parte sono removibili: bene, perchè "mano-lesta" è sempre in azione ! Non c'e' che l'imbarazzo della scelta a prezzi modici. Per sbizzarrirsi, è possibile "illuminare" anche le ruote e dare un effetto magico alla nostra pedalata. Ve ne sono anche di quelle che proiettano al suolo 2 fasci di luce che delineano una corsia.

Anche la scelta sul cestino piuttosto che sulla borsa laterale è molto soggettivo e dipende dall'uso o dalle esigenze di ciascuno. Depositare la borsa personale nel cestino è rischioso: siamo soggetti a scippi (ne subii uno per questa causa) che oltre ad essere molto antipatici potrebbero farci cadere. Meglio optare per uno zainetto. Le borse sono una buona soluzione per riporre un ricambio, la spesa, e qualsiasi oggetto trasportabile. Un cestino puo' sempre fare comodo ed alcuni sono facilmente removibili e trasformarsi in cestino per la spesa.


A parlare di accessori non si finirebbe mai: ma almeno del casco facciamo un accenno. Il casco in Italia (e nella maggior parte dei Paesi) non è obbligatorio: si sono aperte controversie molte volte, ma al momento indossarlo, è a discrezione della persona.Personalmente lo uso, mi sento piu' sicura e credo di aggiungere visibilità a chi guida. Per chi decidesse di utilizzarlo, anche di caschi per bicicletta ve n'e' un'ampia scelta: da quelli classici, agli integrali, a quelli internamente corredati da cappello, a quelli pieghevoli. Anche qui la scelta è molto personale.


Andare a lavoro in bicicletta è un modo per concedersi del tempo per se stessi, per curare il proprio aspetto, tenersi in forma, fare del bene all’ ambiente e salvaguardare il portafogli! 🚲 😉





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